Droghe e salute: cause e rischi per i giovani

Le motivazioni che spingono i giovani ad iniziare a far uso di droga sono numerose e complesse. A volte si comincia a una festa, o nel corso di una serata tra amici: l’obiettivo è divertirsi e sperimentare un nuovo piacere, senza sapere che si può sviluppare una vera e propria dipendenza

Maurizio Soave

Responsabile Centro Antiveleni Policlinico Universitario Gemelli

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La diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovani rappresenta un tema di rilevante attualità, sia per le implicazioni sociali che per gli effetti sulla salute. L’adolescenza è un periodo di scoperte, sfide e purtroppo, per un numero crescente di giovani italiani, anche di rischio. Le motivazioni che spingono i giovani ad iniziare a far uso di droga sono numerose e complesse. A volte si comincia a una festa, o nel corso di una serata con gli amici: l’obiettivo è divertirsi e sperimentare un nuovo piacere, senza sapere che si può sviluppare una vera e propria dipendenza.

Il consumo di droghe tra i ragazzi è in aumento, come conferma l’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024. In Italia, quasi un milione di giovani tra i 15 e i 19 anni, pari al 39% della popolazione studentesca, ha fatto uso di una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita, con oltre 680.000 (28%) che hanno consumato droghe nell’ultimo anno. Emerge l’incremento dell’uso di cocaina, stimolanti, allucinogeni e nuove sostanze psicoattive tra i giovani. Si evince, inoltre, che il 40% della spesa per sostanze stupefacenti è attribuibile al consumo dei derivati della cannabis, mentre il 32% è legato all’uso di cocaina. Gli studenti tra i 15 e i 19 anni riportano un aumento del consumo di cocaina (dal 1,8% al 2,2%), stimolanti (dal 2,1% al 2,9%), allucinogeni (dal 1,6% al 2%) e nuove sostanze psicoattive (dal 5,8% al 6,4%). In totale, i giovani tra i 15 e i 34 anni, che hanno fatto uso di droga nel 2021 sono stati 17,4 milioni.

Sullo sfondo delle tossicodipendenze ‘storiche’, quali quelle da alcool, eroina/morfina, cocaina/crack, amfetamine e marijuana, si sono recentemente affermate nuove modalità di abuso, relative sia all’emergenza di contesti di consumo, sia alle cosiddette “nuove droghe” che amplificano il problema. Più che all’immissione sul mercato di molecole sintetizzate ex novo, stiamo assistendo all’emergenza di nuovi stili di misuso/abuso di sostanze già ampiamente conosciute e comunemente diffuse. Un tipico esempio è quello di sostanze usate in contesti particolari, come le designer drugs nei rave party e nelle discoteche, ma anche degli alchilnitrili volatili nella scena gay, degli steroidi anabolizzanti negli ambienti sportivi e nelle palestre. 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità “sono da considerare sostanze stupefacenti tutte quelle sostanze di origine vegetale o sintetica che agendo sul sistema nervoso centrale provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica, dando luogo in alcuni casi ad effetti di tolleranza (bisogno di incrementare le dosi con l’avanzare dell’abuso) ed in altri casi a dipendenza a doppio filo e cioè dipendenza dello stesso soggetto da più droghe”.

Le droghe tradizionali, come alcol, tabacco, marijuana e oppiacei, continuano a rappresentare una parte significativa del consumo tra i giovani. L’alcol è spesso considerato la sostanza più comunemente abusata, favorita dalla sua legalità e disponibilità, ed è spesso il punto di partenza per l’assunzione di altre sostanze. La marijuana, sebbene oggetto di un crescente dibattito sulla legalizzazione, continua a essere una delle droghe più consumate dai giovani, anche per la sua percezione relativamente innocua.

Alcol

L’alcol è la sostanza psicoattiva più comunemente utilizzata tra i giovani. Il consumo eccessivo di alcol può portare a problematiche di salute mentale, come depressione e ansia, nonché a conseguenze fisiche dirette, come malattie epatiche e problemi cardiaci. Inoltre, l’assunzione di alcol in contesti sociali può incoraggiare comportamenti a rischio, tra cui violenze e incidenti stradali.

Cannabinoidi

La marijuana, legalizzata in alcuni Paesi, è associata a vari rischi, tra cui compromissione delle funzioni cognitive e sviluppo di disturbi psichiatrici. La sua percezione come “droga leggera” ha contribuito alla sua diffusione, rendendola accessibile e accettabile tra i giovani. La marijuana viene fumata in sigarette chiamate spinelli, mescolata a tabacco, in semplici pipe oppure rollata con comune carta per sigarette. L’hashish, sbriciolato e mescolato al tabacco, si fuma con le stesse modalità della marijuana. Gli effetti prodotti da esposizione sono euforia, disinibizione, rilassamento e aumento dell’appetito. L’intensità degli effetti psichici e l’aggressività tossicologica di marijuana ed hashish sono proporzionali al rispettivo contenuto di principio psicoattivo ma, in senso assoluto, dipendono, dalla entità delle dosi autosomministrate. In altre parole, non deve stupire che il consumatore ‘pesante’ di marijuana sia maggiormente compromesso del consumatore leggero di hashish. A dosaggi elevati è possibile riscontrare depersonalizzazione, disorientamento, allucinazioni, confusione mentale e delirio. Creano, inoltre, dipendenza.

Oppiacei

Gli oppiacei hanno registrato un drammatico aumento nell’abuso. Queste sostanze possono portare a overdose fatali. L’eroina produce effetti varianti, tra un assuntore e l’altro, ma sempre caratterizzati da alternanza di stati euforici e depressivi, forte eccitazione e passività, annullamento del dolore, sensazioni di calore e rallentamento dei battiti cardiaci e della respirazione. Il fentanyl, oggi tristemente famoso, è considerata una nuova droga e appartiene a questa classe. Rientra nel novero delle cosiddette “droghe degli zombie” perché può trasformare chi lo assume in “un morto che cammina” quando si è in presenza di una preparazione di Fentanyl (o di eroina) tagliati con la xilazina, anestetico e miorilassante, al momento utilizzato pochissimo in Italia ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione, ma che costi anche di meno. La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l’iniezione delle preparazioni di strada. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori simili a degli zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga. Il fentanyl viene chiamato anche Dragon’s Breath, White Girl, Dance Fever, Tango & Cash, Persiano bianco o Trip di carta. Nato come farmaco usato nella terapia del dolore, ma dilagato come sostanza utilizzata in modo improprio o illegale, negli Stati Uniti il fentanyl sta causando una strage silenziosa: tra la fine degli anni Novanta e il 2022 ha provocato quasi un milione di overdose letali. 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente della eroina, causa effetti collaterali a breve termine quali nausea, vomito, stipsi e confusione mentale, mentre il suo abuso può causare degli effetti indesiderati importanti, che possono portare alla morte, quali la depressione respiratoria o la morte improvvisa per arresto cardiaco. Negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per essere letali.  L’uso ripetuto sviluppa rapidamente tolleranza e dipendenza. 

Più precisamente si usa la definizione di “droghe zombie” per indicare quelle nuove sostanze psicoattive che provocano in chi le assume degli effetti che li rendono simili, appunto, a zombie. Il loro consumo è sempre più diffuso anche in Italia. Tra queste droghe si ricorda il Krokodil, che nasce in Russia, dove ha ucciso migliaia di ragazzi, e sta diventando una vera e propria emergenza sociale. In Italia non è ancora molto diffusa, tuttavia il suo consumo è in crescita. Fa parte della famiglia degli oppiacei ed è una droga che ha un costo bassissimo poiché è composta da codeina, un analgesico facilmente reperibile, a cui si aggiungono benzina, olio, iodio e detersivi, creando così una miscela esplosiva. In Russia il suo consumo ha raggiunto livelli considerevoli anche perché il Krokodil si può preparare in casa. Già dalla prima assunzione causa danni al fegato, al cervello e al sistema nervoso centrale. Uno degli effetti caratteristici di questa droga è la formazione di ulcere cutanee che rende la pelle somigliante a quella di un coccodrillo (da qui il nome). Tra gli altri effetti ricordiamo: aggressività che può generare atti di cannibalismo, danneggiamento degli organi interni, cancrena dei tessuti molli danneggiati. L’aspettativa di vita, per chi ne fa uso, è davvero breve.

Sostanze psicostimolanti

La cocaina, pur mantenendo una certa aura di esclusività, ha visto un aumento della sua diffusione tra i giovani, soprattutto per gli effetti stimolanti e la facilità di assunzione. Il crack è una particolare preparazione di cocaina in scaglie, fumabile con tipiche pipe ad acqua o sbriciolata in normali sigari di tabacco. La cocaina ha straordinarie capacità additive che, per le caratteristiche cinetiche, sono ulteriormente esaltate con il crack. Queste sostanze danno sensazione di forza e di energia con riduzione della fatica, eccitazione e loquacità, diminuzione del bisogno di cibo, euforia, minore sensibilità alla fatica e al dolore. Dopo qualche ora dall’assunzione, il consumatore inizia a sentirsi stanco, assonnato e depresso. Elevata la dipendenza psichica. Le amfetamine, di cui la più diffusa è la metamfetamina, provocano effetti simili alla cocaina: eccitazione, potenziamento delle capacità intellettive e della memoria, annullamento delle sensazioni di fame, di dolore e di sforzo fisico e quali sintomi secondari tremori, irritabilità, loquacità ed ansietà. La tolleranza è elevata così come la dipendenza psichica e atipica quella fisica che differisce nettamente da quella provocata da altre sostanze.

Allucinogeni

L’LSD rimane il più noto e potente allucinogeno conosciuto. Si presenta sottoforma di pillole di varie dimensioni, di piccoli francobolli o zollette di zucchero. Gli effetti dell’assunzione portano all’intensificazione delle esperienze sensoriali quali il colore, il suono e il tatto, allucinazioni, visive ed uditive, errata percezione del tempo e dello spazio. I rischi per la salute si riferiscono alla tossicità per il sistema nervoso e al cosiddetto fenomeno del flashback cioè alla ripetizione delle allucinazioni senza nuove assunzioni.

Una categoria di droghe di recente maggiore assunzione è rappresentata dalle sostanze inalanti, ovvero sostanze volatili e gas che, per i loro effetti euforizzanti sul sistema nervoso centrale, vengono talora utilizzati come droghe d’abuso. Si distinguono: solventi, per uso industriale o domestico, come diluenti, colle, lacche, vernici, polish per lucidature, smacchiatori e prodotti per la pulizia; propellenti per medicamenti o prodotti per la casa; sostanze di uso medico come l’etere; i nitriti organici. Alcune di queste sostanze, più emergenti nell’ultimo periodo, sono preparati in sottili ampolle di vetro, chiamate popper dal suono che producono quando vengono rotte e procurano, per inalazione, stordimento, vertigini, aumento dei battiti cardiaci, con incremento dei valori di metaemoglobina nel sangue che può essere fatale.

Le designer drugs sono, per definizione, molecole di sintesi, per lo più analoghi derivati di sostanze già note, prodotte, di volta in volta, illecitamente allo scopo di evitare sanzioni conseguenti a produzione, detenzione e vendita di principi attivi che rientrano nelle Tabelle delle Sostanze Controllate. Tra queste ricordiamo l’ecstasy, un composto chimico derivato dall’amfetamina. Si presenta in forma di pillole, capsule o pastiglie di vario colore con l’indicazione della quantità di dosaggio e quindi con effetti variabili, distinti in psichici e somatici. Il primo e principale effetto è la sensazione paradisiaca che consiste nella capacità di facilitare i rapporti sociali, di aumentare il senso di appartenenza alla tribù globale, di provare empatia per chiunque stia vicino, aumentando la confidenzialità. Un effetto associato è di sentirsi in pace con sé stesso e con il mondo. Tutte le sensazioni sono coinvolte: il tatto in primis, ma anche l’odorato, il gusto e la vista e questo può indurre taluni a toccare ripetutamente tessuti od oggetti o a fiutare più volte cibi e bevande. Inoltre la sostanza produce una stimolazione psicomotoria che consente di affrontare per ore la fatica del ballo, se si è in discoteca, rimuovendo i preziosi indicatori fisiologici del senso di stanchezza, della fame della sete, del sonno e perfino del dolore. Alcuni effetti fisici sono di grado modesto come l’aumento dei battiti cardiaci, l’incremento della pressione arteriosa, l’aumento della frequenza respiratoria, l’aumento del glucosio nel sangue e la dilatazione delle pupille. Altri effetti sono più gravi: sudorazione profusa, secchezza della bocca così netta da far venire la lingua a penzoloni, urgenza di mingere, brividi, pelle d’oca e ipertermia. Tra gli effetti collaterali possono anche comparire sintomi decisamente patologici: nausea e vomito, cefalea intensa, atassia (difficoltà di deambulazione), visione confusa, nistagmo (oscillazione ritmica dei bulbi oculari), bruxismo (digrignazione incontrollata dei denti con possibili erosioni dentarie, trisma (contrazione persistente dei masseteri, con conseguente difficoltà sia di parlare sia di aprire la bocca), dolorosi crampi muscolari degli arti che possono durare anche giorni. Cessato l’effetto stimolante, subentra spesso uno stato di profonda spossatezza con sonnolenza. Sono stati registrati casi di morti improvvise di consumatori di ecstasy. La drammatica situazione di emergenza che si può verificare di collasso cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, convulsioni, coagulazione intravascolare disseminata e insufficienza renale grave richiede ovviamente un pronto intervento ospedaliero se si vuole evitare l’esito letale entro poche ore. L’ecstasy può dare dipendenza.

Le Nuove Droghe

Negli ultimi anni, la comparsa di nuove sostanze psicoattive, note anche come “droghe sintetiche” ha complicato ulteriormente il panorama. Queste sostanze, come gli spice, il kratom e i salts, presentano una composizione chimica alterata per eludere le leggi esistenti. La diffusione di queste droghe è amplificata dall’accessibilità tramite il web e la cultura giovanile che spesso celebra l’uso di sostanze per esperienze alternative o come forma di ribellione.

Queste sostanze sono particolarmente pericolose e in grado di causare effetti imprevisti e devastanti. I rischi per la salute di questi nuovi composti sono generalmente sconosciuti, esponendo potenzialmente i consumatori al rischio di intossicazioni acute o addirittura fatali o ad altri problemi di salute. I provvedimenti legislativi di controllo in Europa e nei paesi extra-europei sembrano aver contribuito a ridurre il numero di nuovi derivati di alcune sostanze, come il fentanyl. Altre sostanze, tuttavia, progettate per eludere la legislazione generica sulle sostanze stupefacenti, continuano ad emergere, con paesi come Cina ed India che rimangono importanti produttori di queste sostanze o dei loro precursori. I consumatori di Cannabis possono essere a rischio di esposizione involontaria ai cannabinoidi sintetici. 

I cannabinoidi sintetici non solo possono provocare allucinazioni, ma anche seri attacchi di panico e problemi cardiovascolari. 

I bath salts possono indurre comportamenti violenti e stati psicotici, con conseguenze potenzialmente letali.

Diverse sono le cause che contribuiscono alla diffusione delle droghe tra i giovani. Queste possono variare dalla pressione sociale e dalla ricerca di identità all’influenza dei media e alla normalizzazione del consumo di sostanze.

Molti giovani affrontano difficoltà psicologiche come ansia, depressione e stress, che possono portare all’abuso di sostanze come forma di autoterapia. L’uso di droghe può sembrare un modo per evadere problemi quotidiani o migliorare il senso di appartenenza e autostima. Spesso il desiderio di appartenere a un gruppo o di impressionare i coetanei spinge molti giovani a sperimentare droghe. Spesso, la curiosità e la voglia di evadere dalla quotidianità possono risultare un’esperienza iniziale che, in alcuni casi, si trasforma in abuso.

I media giocano un ruolo cruciale nella rappresentazione delle droghe, contribuendo a una normalizzazione dell’uso di sostanze che viene spesso glorificato in film, serie TV e musica. Tale rappresentazione può influenzare i giovani rendendoli più propensi a considerare l’uso di sostanze come un comportamento accettabile.

L’accesso sempre più facile a droghe legali e illegali, nonché la disponibilità di informazioni su come procurarsele online, facilitano la sperimentazione tra i giovani. 

I rischi legati all’uso di droghe, siano esse tradizionali o nuove, sono molteplici e di natura sia fisica che psicologica. Il consumo di sostanze stupefacenti può portare a malattie fisiche, dipendenze, e in alcuni casi a overdose, che possono risultare fatali. 

Le sostanze sintetiche, in particolare, sono associate a gravi complicazioni mediche dovute alla loro composizione chimica sconosciuta e imprevedibile. A lungo termine, l’uso di droghe può causare disturbi mentali, tra cui depressione, ansia e psicosi. L’abuso di droghe altera il sistema neurochimico del cervello, compromettendo le capacità cognitive e influenzando il comportamento sociale.

La prevenzione è fondamentale nella lotta contro l’uso di droghe tra i giovani. Programmi educativi nelle scuole possono fornire informazioni chiare sui rischi associati all’uso di sostanze e promuovere stili di vita sani. La sensibilizzazione delle famiglie e delle comunità è essenziale per creare un ambiente supportivo. È importante affrontare le problematiche psicologiche che portano i giovani a consumare droghe. Offrire servizi di supporto psicologico e counseling può aiutare i giovani a gestire le loro emozioni e a trovare strategie di coping più sane.

Le politiche pubbliche devono essere rafforzate per limitare l’accesso alle sostanze stupefacenti. Ciò include regolamentazioni più severe per la vendita e distribuzione di droghe e campagne di dissuasione che enfatizzano le conseguenze legali e sanitarie dell’uso di sostanze.

In conclusione, il fenomeno delle droghe tra i giovani è complesso e multifattoriale. Le vecchie e nuove sostanze continuano a influenzare negativamente la vita dei giovani, portando a gravi rischi per la loro salute e benessere. È fondamentale adottare un approccio integrato che combini educazione, supporto psicologico e politiche legislative per affrontare efficacemente questo problema. Solo così sarà possibile sperare in una società in cui i giovani possano vivere liberi dalla schiavitù delle droghe e costruire un futuro migliore.

Questo contributo è tratto dal volume tematico

Il narcotraffico svelato. Reti criminali, sostanze e conseguenze

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