Volume II

Cose nostre. Da beni mafiosi a beni comuni

Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia è uno dei segni più tangibili e dall’alto valore simbolico della vittoria dello Stato contro le mafie. L’evoluzione delle misure patrimoniali ha fornito strumenti sempre più efficaci per il contrasto alla criminalità organizzata ed è uno dei pilastri della normativa antimafia. Analizziamo cosa è, come funziona, ma soprattutto che importanza ha il riutilizzo sociale del patrimonio mafioso e quali sono le prospettive future, fornendo spunti e riflessioni dei più autorevoli esperti della materia.

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Indice

Introduzione
Pietro Grasso
Presidente Fondazione Scintille di Futuro

 

Cos’è Scintille

 

Editoriale
Beni confiscati: la lunga filiera che porta lo stato a vincere duevolte
Giorgio Marasco
Direttore di Scintille

VEDIAMOCI CHIARO

Mappa del patrimonio mafioso

 

Glossario

 

Evoluzione storico-normativa delle misure di prevenzione patrimoniali nei confronti della criminalità organizzata

 

La confisca obbligatoria dei beni nei confronti dei condannati permafia e la confisca allargata

 

Come funziona la confisca antimafia

 

Geografia dei beni confiscati
A cura di Benedetta Cipriano, Lorenzo Oni-joseph, Alice Quaranta
Tirocinanti Luiss Guido Carli
Matteo Giada, Elisabetta Minunno
Volontari Fondazione Scintille di Futuro

ANALISI E SCENARI

L’importanza di aggredire il patrimonio mafioso
Pietro Grasso
Presidente Fondazione Scintille di Futuro

 

La legittimità costituzionale delle misure di prevenzione
Giorgio Lattanzi
Presidente emerito della Corte Costituzionale

 

Il ruolo dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
Intervista al prefetto Bruno Corda
Direttore ANBSC

 

Amministrazione, gestione e destinazione dei beni confiscati. Le varie fasi e attori coinvolti
Prof.ssa Stefania Pellegrini
Ordinario di sociologia del diritto Università di Bologna

 

Criticità nel riutilizzo dei beni sequestrati e valorizzazione dei beni confiscati alle mafie nel PNRR
Mauro Orefice
Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, Magistrato responsabile dell’Ufficio Affari Internazionali Corte dei Conti

 

La trasparenza amministrativa e i beni confiscati alle mafie
Giuseppe Busia
Presidente Autorità Nazionale Anti Corruzione

 

L’oggetto della confisca e del sequestro antimafia
Dott. Maurizio De Lucia
Procuratore capo di Palermo

 

Le misure di sequestro e confisca nel panorama europeo
Dott. Antonio Balsamo
Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione

 

Misure di prevenzione e diritto di difesa: impugnazione e revoca del sequestro e della confisca
Prof. Avv. Franco Coppi
Emerito di Diritto penale, Università La Sapienza di Roma
Prof. Avv. Roberto Borgogno
Associato di Diritto penale, Università La Sapienza di Roma

STORIE DI LEGALITÀ

Contare e raccontare il valore e i valori dei beni confiscati
Tatiana Giannone
Responsabile beni confiscati Libera contro le mafie

 

La valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. PNRR opportunità da cogliere: il ruolo del terzo settore
Vanessa Pallucchi
Portavoce Forum terzo settore

 

Il ruolo degli enti locali nella gestione dei beni confiscati
Pierpaolo Romani
Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico

 

Nelle nostre mani. L’impegno dello Spi Cgil per il riuso sociale dei beni confiscati
Claudia Carlino
Segretaria nazionale Spi Cgil, responsabile dipartimento legalità e politiche giovanili
Carla Pagani
Dipartimento legalità e politiche giovanili Spi Cgil, coordinatrice campi della legalità e beni confiscati

 

Strumenti innovativi e prospettive future: il crowdfunding
Intervista aFabio Allegreni
Editore Crowdfunding Buzz e co-founder di Crowdadvisors
Angelo Rindone
Fondatore Produzioni dal Basso e membro Comitato scientifico dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding

 

20 Buone pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati

Colophone

ISBN

979-128073166-1

Direttore

Giorgio Marasco

Data di pubblicazione

aprile 2024

Progetto grafico

Andrea Venanzi